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Tipi di Smaltatura

Tecniche, Pittura e Decorazioni
Fibbia per cintura in argento del medioevo
La smaltatura può essere a notte o a giorno su supporti piani o non piani. La smaltatura a notte può a sua volta essere: su incisione, su modellato, tramezzata, zigrinata e filigranata.

Smaltatura su incisione. E' conosciuta con la denominazione francese "champlever". L'incisione può essere ottenuta con il bulino o per stampatura.
Nella gioielleria più fine si ricorre al bulino per creare la sede da riempire di smalto, lasciando tra un colore e l'altro un filo metallico più o meno sottile. Questo fondo serve ai trattenere lo strato smaltato. Quando si desidera conferire anche vivacità al disegno, si accentuano i riflessi ricorrendo alla zigrinatura, all'arabescatura, al guilloché, e poi si passa lo smalto trasparente. E' però un procedimento molto delicato.
La zigrinatura è data dallo stampaggio di un tratteggio finissimo, l'arabescatura è una cesellatura ad arabeschi, mentre il guilloché deve essere scelto in base alla destinazione dell'oggetto e consiste in una incisione fatta a bulino più o meno profonda a seconda del rilievo cromatico che si vuole dare al pezzo.
Smaltatura su modellato. E' praticata solo su metalli nobili e usa esclusivamente smalti trasparenti. La sede da smaltare può essere modellata al cesello oppure per stampatura. A seconda dello spessore lo smalto riflette la luce in maniera diversa: più è profondo, più i toni sono scuri. Se il rilievo si sviluppa nello spazio curvo, la smaltatura è detta "a tondo", a ronde basse in francese. Questa tecnica fu usata molto dall'oreficeria manieristica, di cui costituisce una caratteristica importante.
Smaltatura tramezzata. E' detta "cloisonné", dal francese cloison (tramezzo, paratia, muro di separazione), e richiede molta pazienza e molta abilità da parte dell'operatore. Questa lavorazione consiste nel costruire il disegno sulla superficie da smaltare piana o sagomata mediante un filetto metallico, ottenuto per trafila o tagliando una lastra con le cesoie. Il filetto viene opportunamente sagomato in modo da ottenere il disegno voluto che si dispone poi sulla superficie metallica da smaltare. Per fissare il disegno si possono seguire due tecniche: o si salda al filetto lungo tutta la superficie, oppure si fissano solo alcuni punti con chiodature e incastro, mediante fusione di fondente (sostanza capace di facilitare la fusione dei metalli). Le saldature possono anche essere molto piccole, come la testa di uno spillo. Il filetto metallico può essere fissato sul supporto già ricoperto in precedenza di uno strato di fondente, al quale aderirà grazie alla gomma arabica o alla dragante (colla a base vegetale). Si fonde quindi a moderato calore. Il filetto, così fissato, delimita, con il suo contorno, cavità che vengono poi smaltate in tutti i colori possibili.
Smaltatura filogranata. E' una varietà di smaltatura tramezzata usata nel Rinascimento. Divenuta una tecnica in uso soprattutto a Venezia, si differenzia dalla smaltatura tramezzata perché i fili sono in filigrana e sono questi a trattenere lo smalto. Qui non si può usare la finitura al forno perché i bordi della filigrana non combaciano perfettamente con la superficie dello smalto e rischiano quindi di appiattirsi. Smaltatura a giorno. Detto anche "a cattedrale", si distingue dalla smaltatura a tramezzi riportati perché le cavità non hanno fondo e lo smalto rimane agganciato soltanto lungo le pareti interne. L'effetto è simile a quello delle vetrate. Gli smalti che si impiegano sono trasparenti.

PITTURA SU SMALTO

Si affermò nel XVI secolo e comprende anche la miniatura su smalto. A Limoges si preferì lo smalto bianco come fondo. Altrove, come in Italia (Lombardia, Veneto) ed anche in parte della Francia, si usò invece il blu opaco per fare apparire un po' in rilievo le figure dipinte. Questo lavoro richiede una tecnica scrupolosa, superiore a quella dell'ordinaria smaltatura, e notevoli qualità artistiche. Le conoscenze sull'uso dei colori sono indispensabili ma non sufficienti, perché l'effetto del lavoro deve essere soprattutto artistico, ma anche di grande precisione. Una delle precauzioni è di mantenere l'oggetto lontano dalla polvere e da qualsiasi altra sostanza estranea. Per questo motivo è molto importante, non potendo esaurire il lavoro nella giornata, proteggere sempre gli oggetti da decorare. Tra le pitture su smalto si distinguono tre diverse tecniche: la pittura tipo acquarello, la pittura sotto fondente e la pittura Limoges.

La pittura ad acquarello è la più semplice: il disegno appare per contrasto e per sovrapposizione di colori sul fondo bianco dello smalto.
La pittura su fondente è invece analoga alla pittura ad olio: il colore viene impastato in modo da ottenere un rilievo. La tavolozza è formata da tinte più o meno opachi, da toni trasparenti e da un bianco destinato ad essere incorporato ai colori semplici o alle loro miscele.
Il tipo Limoges è infine una pittura ad effetto di bassorilievo eseguita su oggetti non sottoposti a strofinio: non va infatti coperta di fondente. Si effettua su smalti cupi trasparenti e meno opachi. L'artista adopera il pennello o la punta metallica o di legno duro e si serve di bianchi speciali semitrasparenti che, in spessore maggiore o minore, si prestano alla produzione di ombre e di mezze tinte.

Esempi di oggetti smaltati di diverse epoche
DECORAZIONI SU SMALTO.

Possono essere applicati sullo smalto motivi ornamentali ricavati da metalli puri, inossidabili, come argento, oro, platino, in lastre o ridotti in lamine sottilissime lucide o matte. Per aumentare l'effetto decorativo si coprono anche con smalto trasparente. Con questo metodo si possono imitare le pietre preziose riempiendo le cavità di smalto trasparente opportunamente colorato. Sullo sfondo liscio e pulito si stende uno strato di gomma arabica o dragante: prima che si asciughi, si applica l'ornamento metallico eventualmente con l'aiuto di un pennello leggermente bagnato. Si introduce poi nel forno a temperatura moderata, sufficiente a fissare il motivo applicato senza provocarne l'affondamento nello smalto. Si copre quindi con doppio strato di fondente o con opportuno smalto colorato, in modo da ottenere effetti particolari sempre diversi.